Pubblicato il 31/07/2013 |
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PRIMARIE APERTE PER RILANCIARE IL PROGETTO DEL PD La discussione che sta animando il Partito Democratico in merito alle regole congressuali rivela una posta in gioco decisiva per le sorti del partito stesso: la stagione congressuale che ci attende rappresenta infatti un´occasione straordinaria per rilanciare il progetto originario del PD dopo gli errori commessi nei mesi scorsi dal precedente gruppo dirigente nazionale.
Il Partito Democratico deve diventare una forza politica non solo capace di governare ma che, soprattutto, ha voglia di farlo davvero, presentandosi agli elettori come un soggetto politico in grado di comprendere i cambiamenti che hanno caratterizzato la società italiana negli ultimi anni.
La mia speranza è che da questa stagione congressuale esca un PD più aperto e più inclusivo, un partito che non ha paura di mettersi in discussione e di confrontarsi anche con mondi che, se non ostili, per troppo tempo sono stati considerati interlocutori non attendibili (artigiani, commercianti, professionisti, ecc..).
Per raggiungere questi obiettivi a mio avviso l’unico strumento possibile è quello di una grande partecipazione popolare e democratica, come possono essere solo le primarie aperte a tutti gli elettori del PD e non solo agli iscritti.
Non condivido infatti le posizioni di taluni dirigenti nazionali che vorrebbero cambiare le regole statutarie del PD e far votare solo gli iscritti. Che senso ha ridurre la platea dei votanti dai tre milioni delle primarie 2009 ad una platea di soli iscritti che oggi è stimabile in circa mezzo milione di persone ? Quali benefici potrebbe portare al PD questa scelta di chiusura che viene proposta proprio in un momento in cui la necessità di rilanciare il progetto del partito è più che mai attuale ?
Mi auguro pertanto, per il bene e per il futuro del Partito Democratico stesso, che vengano confermate le primarie aperte agli elettori previste dallo Statuto sia per l’elezione del segretario nazionale che per l’elezione dei segretari regionali e che venga valutata tale modalità elettiva anche per i congressi provinciali, seguendo l’esempio della nostra federazione provinciale bergamasca che nel 2009 promosse le primarie aperte per l’elezione del segretario provinciale. |